"Ragazzi sediamoci in piazza è ancora troppo presto, i negozi sono ancora chiusi" disse una mia compagna; eravamo in sei, cinque ragazze e un ragazzo, che sinceramente in quell'allegro gruppetto femminile non so cosa c'entrasse. "Eccola, quella è la nostra panchina, è perfetta è all'ombra, andiamo prima che qualcun altro ci si sieda prima di noi!''. Siamo seduti, per stare tutti e sei su una panchina sola siamo tutti appiccicati come sardine, fisso il pavimento, gli altri parlano sento uno di loro ridere, ma non m'importa è come se non ci fossi, fisso la grande fontana di fronte a noi, con lo sguardo cerco di seguire ogni getto d'acqua, ho dentro una sensazione angosciante.




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