È tardi, come al solito, ora il prof di matematica ci uccide, presto, facciamo le scale di corsa no non ci riesco non ho aria sto soffocando il mio cuore è impazzito batte fortissimo vorrei prendere la mano della mia amica e stringerla come fosse un'ancora di salvataggio ma non so dire il perché non lo faccio lei è davanti a me anche quando arriviamo in corridoio lei mi precede io dietro trascino la mano destra sul muro vedo il pavimento muoversi non ho aria mio dio sto soffocando presto una bottiglietta d'acqua mi farà sentire meglio oh no le macchinette sono spente mi siedo sono in classe noto che la mia amica e un'altra mia compagna mi guardano è uno sguardo strano ma non dicono nulla non dovevo avere una bella cera e poi tutto finisce l'appello è fatto possiamo andare ripercorro quel corridoio ridiscendo quelle scale strano ora va tutto bene. Oggi avrei voluto fermare il tempo e ricordare solo la frase "ora mi sento di nuovo bene, sarà stato solo un mancamento, ora via per negozi a divertirci" pensata fra me e me, ma quello che sarebbe seguito mi avrebbe fatto provare qualcosa che non posso descrivervi perché a parole non si può si può, lo si può solo provare per capire davvero fino in fondo, cercherò solo di raccontare cosa accadde, sarà difficile passare a voi che leggete la sensazione di vuoto e di buio che per la prima volta nella mia vita stavo per provare e per cui ora darei qualsiasi cosa perché il destino cancellasse le ore che seguirono.
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