Resta la paura di chi sa. Resta la paura di chi vuole e non può. Resta la paura di chi ha le ali e non riesce a volare. Resta la paura di chi ha le parole ma non trova chi le possa ascoltare. Resta la paura di chi paura non può più provare. Resta la MIA paura che per guarire deve essere affidata ad un vento che sappia entrare là dove paura e poesia si sono mescolate. Un vento che soffi forte sulla paura MIA perché diventi paura senza padrone, paura che appartiene alla natura e come tale spazzata via dal suo vento. Non più paura che alberga dentro di me ma fuori di me. Non più LA MIA PAURA ma una paura fra tante, piccola, insignificante. Non più MIA ma DEL VENTO. |
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