Per doverosa informazione, si ricorda che la visita medica effettuata dal proprio medico abituale rappresenta il solo strumento diagnostico per un efficace trattamento terapeutico. I consigli forniti in questo sito devono essere intesi semplicemente come suggerimenti di comportamento. |
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D: Salve, ho 29 anni, sono un soggetto particolarmente ansioso e da circa una decina di anni alterno periodi in cui riesco a controllare meglio le mie emozioni, ad altri in cui le vivo decisamente male. Soffro di attacchi di panico che solitamente riesco a controllare, ma che qualche volta (per fortuna poche!) mi hanno portato a fare visita ai medici del pronto soccorso ospedaliero...Ho assunto nel tempo psicofarmaci come Frontal (0,25 e 0,5), ma comunque sempre in modo sporadico, in corrispondenza di forti crisi ansiose. In quest'ultimo anno queste "crisi" si sono accentuate, così come gli attacchi di cefalea con aura della quale ho sempre sofferto (episodi che comparivano con frequenza di qualche anno). Il sintomo che però mi "ossessiona" (credo sia questa la parola giusta!) è il continuo monitoraggio del battito cardiaco. Mi ritrovo così a convivere con aritmie, tachicardia, brachicardia, estrasistole e dolori più o meno intensi al petto, che mi ossessionano in ogni momento della giornata, in qualsiasi cosa che faccio. Ho fatto visite cardiologiche (anni fa ecodoppler ed elettrocardiogramma sotto-sforzo, e poche settimane fa un ulteriore elettrocardiogramma) che hanno scongiurato cardiopatie.
R: Una volta escluse patologie cardiologiche, questi sintomi vanno inquadrati come somatizzazioni ansiose. La psicoterapia è sicuramente l'approccio più indicato; deve rivolgersi ad uno psicoterapeuta comportamentale. Nella zona di ... non ne conosco, può consultare il loro sito all'indirizzo:
D: Dopo una visita neurologica mi è stata prescritta una compressa di Frontal 0,5 al giorno. L'ansiolitico (che assumo di sera da circa un paio di mesi) mi porta sicuramente un certo benessere visto che riesco a rilassarmi e ad addormentarmi senza fatica (anche se spesso mi sveglio durante la notte con tachicardia) ... Il giorno dopo però la battaglia ricomincia. Sto cercando di ridurre l'assunzione dello psicofarmaco onde evitare problemi di assuefazione e dipendenza (ne prendo uno ogni 2 giorni quando riesco) ... Lo stesso neurologo mi ha prescritto qualche giorno fa anche delle gocce di Elopram (3 al giorno inizialmente), ma non ho ancora iniziato la cura, perché temo l'aumento dell'ansia e degli eventuali effetti collaterali. Ho provato anche una seduta di psicoterapia ma sinceramente ne sono uscito davvero poco soddisfatto e reticente nel credere che tale trattamento possa portarmi benefici ... Vivo in balìa di tutti questi disturbi che stanno mi stanno "devastando" a livello psicologico ...
R: L'Elopram (così come altri antidepressivi) può migliorare il comportamento fobico-ossessivo (i ripetuti controlli del polso ed il timore di problemi al cuore), ma in via secondaria, cioè attraverso il controllo dell'ansia e della depressione; per una azione antiossessiva bisognerebbe aumentare notevolmente le dosi, ma non mi sembra il suo caso. Ripeto, vedo più indicata una psicoterapia cognitivo-comportamentale, che in questi casi è risolutiva. Come ansiolitico, il Frontal va bene quando l'ansia si fa più grave; come esperienza (anche se in realtà gli ansiolitici sono tutti uguali) ho l'impressione che il Lexotan funzioni meglio nell'ansia somatizzata; ma, ripeto, è una impressione soggettiva, empirica; ne parli con il suo medico.